Contagiati da nuove paure
questo tempo claustrale
ci spinge con forza a scoprire
ogni gesto che vale
Dai nostri balconi
ci è dato ammirare
tramonti infuocati
udire silenzi imprevisti
contemplare cieli stellati
osservare deserti mai visti
Scambiarci saluti
e abbracci lontani
dare forza ai sorrisi
con un battimani
esternar fantasia di striscioni
intonare canzoni
rieccheggiarle in corali
dare voce a profonde emozioni
diventar sempre più solidali
Un modo strano e pur nuovo
di provare che non siamo morti
ma soltanto un pò fermi in attesa
di sentirci davvero risorti
Un mondo ignorato e stupendo
ricco di splendidi doni
è quello che ora ci appare
Dal recinto dei nostri balconi