L’ “eremo delle pietre” è il luogo giusto per fermarsi e contemplare le nostre paure.
Occorre fare un passo indietro e guardare meglio, come quando incontriamo un serpente. Questo ci insegna la natura: a diluire le nostre emozioni, a capire per comprendere, a diventare consapevole della paura e dei rischi per avere la libertà di fare un passo con coraggio.
Il nostro male è luce divina non ancora espressa: passerà il male, passerà il dolore, passerà quel momento di buio per dare luce alla vita che mi viene incontro.