“A noi religiosi”: in questo filmato don Luigi Verdi scrive un nuovo messaggio di parole e di immagini rivolto questa volta a chi, come lui, ha fatto una scelta di vocazione. Più che una lettera è una condivisione, è il bisogno di rivedere nel profondo i motivi più profondi alla base di un cammino così prezioso e così delicato. E di farlo ora, alla luce di questi mesi che ci hanno interpellato profondamente, e che ci hanno chiesto di ripensare, nel profondo, a ciò che muove le nostre vite.
“Se sono prete – dice don Luigi – è perché un giorno non sono scappato dall’impatto con il vento, perché ho sentito che la vita mi spingeva dentro, chiedendomi di innalzarla, perché Dio mi ha dato il coraggio di stare davanti al mistero, di farne parte, e in questo mistero, di perdermi”.
Questo percorso di condivisione don Luigi lo compie ispirandosi alle parole di quella preghiera in cui San Francesco chiede a Dio “Una fede diritta, una speranza certa, una carità perfetta ma soprattutto una umiltà profonda”, e lo conclude a partire dalle radici della sua fede: “Torniamo a seguire Gesù. Con la sua stessa sensibilità, con il suo modo di vedere la bellezza dentro tutto ciò che sembra irrecuperabile, restituiamo così a questo mondo una umanità più calda. Torniamo a seguire Gesù senza trattenerlo, avendo nel cuore la sua parola forte dell’inizio “prendi il largo”, e quella domanda dolce della fine, la domanda che farà a Pietro e a tutti noi: “Mi ami?”